Il C.I.C.A.P. risponde…

In seguito alla pubblicazione dell’articolo sui crop circles, Francesco Grassi, attivo collaboratore del CICAP,  nonché uno dei realizzatori del falso cerchio nel grano mostrato nella puntata di Top Secret su Rete4, ha inserito su questo sito un commento di risposta con alcune precisazioni che, per trasparenza e correttezza, ho deciso di riportare di seguito.

Francesco scrive:

“Da diversi anni esiste questo speciale:
http://www.cicap.org/crops

e da diversi anni esiste questo mio articolo online linkato dalla homepage dello speciale:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273162
The Mowing Devil
Indagine critica sul “Diavolo Mietitore”, il caso storico più famoso di un presunto crop circle apparso nel 1678 in Inghilterra

Sul caso di Capron sono sostanzialmente d’accordo con Capron:
– dopo una notte di tempesta, in un campo di grano…
– azione combinata di pioggia e vento che si erano riversati sulla zona la notte prima

Si chiama tecnicamente “allettamento”, in inglese “lodging”.

Qui alcuni dettagli e foto della realizzazione eseguita per Top Secret:
http://francescograssi.blogspot.com/2008/06/cerchi-nel-grano-top-secret-rete-4.html

Cordiali saluti

FG
http://www.francescograssi.com

SOLO ALCUNE DOVEROSE PRECISAZIONI:

1) Non ho mai detto che il CICAP non si è occupato del caso del Mowing Devil, ma solo che non cita mai l’articolo di John Rand Capron, un documento ben più solido e meno ‘discutibile’, a mio giudizio, del pamphlet inglese. La cosa, tra l’altro, è confermata implicitamente anche dallo stesso Francesco dal momento che né sui links da lui segnalati, né sul sito del CICAP, si fa riferimento all’articolo pubblicato da Nature.

2) L’ipotesi di allettamento, così evidente per Francesco, ma non per me che ho qualche dubbio in più, non spiega a mio giudizio la presenza di spighe non abbattute al centro del cerchio (treccia???), non spiega la presenza di forme circolari di quelle dimensioni nello stesso campo – perché non intorno?!? – e soprattutto non spiega la presenza di un “muro” sul perimetro del cerchio tratto TIPICO dei crop circles moderni, falsi e non.

3) Tra l’altro l’espressione che usa Capron nel suo articolo per descrivere lo stato di appiattimento delle spighe è “knocked about” cioè, “abbattute”  .

Questo per rispondere all’analisi del CICAP che contesta la validità del Mowing Devil basandosi proprio sul’uso del vero to cut – “mietere” invece di “abbattere”).

CONCLUSIONI:

1) Con tutto il rispetto per Francesco Grassi, di cui comunque apprezzo il lavoro ricerca, devo rilevare che il CICAP continua a non informare correttamente ( o meglio non completamente ) sul fenomeno crop circles, tra l’altro omettendo la testimonianza di uno come Capron che da scienziato (è uno dei vostri, Grassi!) conosceva bene i fenomeni naturali quali l’allettamento delle spighe.

2) Il fenomeno dei crop circles non è riducibile esclusivamente ad una burla moderna. E’ un fenomeno straordinario e bisogna continuare a scavare nel passato – con metodo scientifico – per trovare delle testimonianze che ci aiutino a comprenderne meglio la natura, anche con l’aiuto, perché no, di persone come Capron che prima di noi si sono poste di fronte al problema e hanno cercato di risolverlo, seppur con mezzi più limitati.

3) Ci sono poi anche altri documenti riguardo ai quali vorrei tanto conoscere l’opinione del CICAP.

Uno di questi è la Natural History of Staffordshire (1686) del biologo inglese Robert Plot.

In essa si parla principalmente di fenomeni naturali quali i fairy circles – o cerchi fatati – ( che noi sappiamo oggi, come allora, essere opera di funghi che crescono in forma circolare o semicircolare).

Tuttavia in un passo dell’opera si fa riferimento ad uno strano cerchio fatato comparso nei campi dello University College che, al contrario dei normali fairy circles, presentava l’insolita forma di un quadrato inscritto in un cerchio più grande….

….ANCORA ALLETTAMENTO?!?!?

Di seguito riporto un estratto dal testo originale in cui Robert Plot azzarda l’ipostesi di un fulmine che avrebbe imposto ora l’una ora l’altra forma…

“must needs be the effects of Lightning, exploded from the Clouds” … in this case, the clouds “breaking first in a quadrangular, and after in a wider circular forme.”
–A Natural History of Staffordshire(1686)

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