L’Italia, gli OVNI, i servizi segreti e la democrazia

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7aabffe348dc0e4d2c317b8d42716345.jpgFalco Accame è stato ufficiale superiore di Marina e in tale veste ha diretto il gruppo di ricerca operativa interforze, rappresentando anche l’Italia all’UNESCO. Dimessosi per protesta contro i metodi autoritari nelle Forze Armate dal comando della nave Indomito, è stato eletto alla Camera dei deputati nel 1976 nel liste del Partito Socialista; presidente e vicepresidente della Commissione Difesa e membro della commissione parlamentare d’inchiesta sulle commesse militari. E’ stato anche consigliere al Comune di Roma e alla Regione Liguria. Attualmente è Presidente dell’Associazione Nazionale familiari delle vittime delle forze Armate (ANAVAFAF).

Notissimo per le sue battaglie contro le finalità antidemocratiche dell’organizzazione militare e contro gli abusi dei servizi segreti è membro del comitato per la difesa ed il rilancio della Costituzione. Durissima la sua polemica contro la commissione d’inchiesta sulla vicenda dell’uranio impoverito guidata da Franco Mandelli, Accame continua a chiedere verità e giustizia per le vittime. Anche oggi è estremamente utile e attuale un’intervista rilasciata un paio d’anni fa ad un collaboratore di Mistertialia.it sul tema scottante del tasso di democrazia globale nel nostro Paese oltre a quanto ci nascondono gli organi ufficiali d’investigazione e monitoraggio degli Oggetti Volanti non Identificati che volano nei nostri cieli.

Falco Accame ci riceve con la massima cordialità nella sua residenza di Roma. La prima impressione è di vedere un fine intellettuale all’opera, nell’accezione più completa del termine: libri dappertutto, documenti e copie fotostatiche di testi e fascicoli distribuiti in un disordine creativo e funzionale al vulcanico cervello del padrone di casa che, candidamente, ci confessa subito che, dopo anni d’insegnamento, ha dovuto ricominciare daccapo e si è ricostruito un’idea della filosofia e del giusto approccio alla realtà. Poi, il politico impegnato nelle più estreme e sacrosante battaglie sociali e civili prende il sopravvento ed il racconto di mille ingiustizie e delle tante imperfezioni della nostra democrazia ci inchiodano alla poltrona prima di poter cominciare l’intervista che segue. Non sempre siamo riusciti a tenere il filo della discussione sull’argomento che maggiormente ci riguarda ma il quadro generale che riportiamo è senz’altro d’indubbio interesse per ogni vero ricercatore. L’indagine ufologica, come ogni altro campo di ricerca, è praticamente impossibile senza punti di riferimento e guide illuminate. Quando la verità viene occultata, la realtà censurata, qualunque rivelazione delegittimata, ecco che impariamo a comprendere lo sdegno di uomini come Falco Accame…

Il 18 febbraio di quest’anno, un’interrogazione al presidente della regione Riccardo Illy chiedeva di pretendere dal governo italiano la doverosa trasparenza in merito ad accordi segreti che sarebbero stati stipulati per la costruzione della base Usaf di Aviano – questo scrive un cittadino al Gazzettino di Pordenone, aggiungendo – io stesso avevo segnalato articoli di giornali e riviste, quali l’organo delle Frecce Tricolori, sull’avvistamento di un non meglio identificato oggetto discoidale radente un traliccio dell’alta tensione sito a meno di 50 metri dalla mia abitazione…. Nella missiva il cittadino continua a chiedere al Presidente della Regione Illy una politica di protezione civile regionale anche dalle conseguenze di questi fenomeni volanti… Ma insomma, a Suo parere, non sarebbe il caso che il nostro governo chiarisca la natura di questi oggetti?

   Qui si pongono due problemi: uno, il problema del segreto sulle basi, che viene spesso trattato in questi giorni, specie per la base di Maddalena, in Sardegna: non conosciamo non solo il contenuto dell’accordo italo-Usa ma non sappiamo neanche chi ha messo le firme: politici o militari? Quindi si tratta di un accordo tra capi di stato maggiore della marina italiana e USA o  si tratta di un accordo tra politici? Non solo non ne conosciamo i contenuti, di questo accordo, ma neppure l’aspetto formale. La questione poi dei trattati internazionali che vengono sottratti al parlamento è un altro grossissimo problema che a suo tempo trattò un bravissimo giurista e grande esperto di questioni costituzionali legate alle forze armate, Giovanni Mozzo, che è stato anche ministro del governo di allora: Motzo, in un’intervista, se non sbaglio sull’Avvenire, era il 1995, sosteneva la tesi che gli accordi internazionali segreti firmati dai governi al di fuori della conoscenza del parlamento, quindi come la questione di tutte le basi americane in Italia, Aviano, Maddalena e tante altre, erano illegittimi. Purtroppo restiamo sempre in una grande ambiguità che non ci permette di approfondire il problema degli accordi internazioni e della segretezza di questi. Questo per la prima parte della domanda. Per il resto, credo che non si possa confinare in un ambito regionale; pertanto, una questione del genere, rivolta al presidente della regione non credo che possa trovare adeguata soluzione perché evidentemente tratta di questioni della sicurezza e della segretezza non solo della base di Aviano ma di tutto il territorio nazionale; quindi, non essendo possibile varare una legge regionale, un presidente di regione dovrà sollecitare una legge dello Stato. Certamente, si sarà rivolto alla Presidenza del Consiglio, e qui cominciano i guai! Andiamo a toccare tutta la problematica dei servizi segreti che dipendono dalla Presidenza del Consiglio, proprio come quella fantomatica autorità superiore che presiede al segreto e alla sicurezza che è l’autorità nazionale di sicurezza o di segretezza che si chiama A N S, che è una specie di ufo, ignota alla maggioranza dei cittadini italiani, autorità non stabilita dalla Costituzione, che in pratica si avvale di un organo che decide sulla segretezza che si chiama UCSI, Ufficio Centrale di Sicurezza, un organo che nella relazione a firma senatore Massimo Brutti in data 6 aprile 1995 è stato definito come agente fuori della legge italiana (la legge che riguarda i servizi segreti è la 801/77) non previsto da questa legge e che opera contro la legge,  specificante in maniera molto precisa, con una sentenza del tipo non hai altro dio fuori di me: non hai altri servizi al di fuori del Sismi, del Sisde e del Cesius che è l’organo di coordinamento. Quindi un nuovo organo dei servizi segreti come l’UCSI che ha 115 funzionari in Italia e credo migliaia sparsi all’estero presso le ambasciate e le rappresentanze diplomatiche, opera non solo fuori della legge già citata ma contro di essa. Questo vero ufo italiano, l’UCSI, raccoglie informazioni e non ha a disposizione solo 5000 persone, circa, come il sismi; o 2000 come il sisde ma almeno 40000, potendo contare su tutta l’arma territoriale dei Carabinieri. 

  Ma davvero, onorevole Accame, in Italia esistono strutture operanti al di fuori della Costituzione?

 Come dicevo, l’UCSI non figura tra gli enti della Presidenza del Consiglio anche se le sue lettere presentano questa intestazione. Se andate a caccia di ufo, eccolo qui! Questo oggetto misterioso che esiste ma non è recepibile dalle nostre leggi. Come diceva il senatore Massimo Brutti nella già citata relazione, L’UCSI è fuori e contro la legge italiana. Che non è stata mai, dal 1995, portata in discussione né alla Camera né al Senato, fatto di eccezionale gravità… Il parlamento ordina una relazione al COPACO (comitato parlamentare di controllo) e poi deve recepirne e discuterne i risultati! Tra l’altro questo ucsi compie un’altra operazione, che io ritengo assolutamente contraria ai principi elementari della Costituzione italiana, cioè la raccolta dei nulla-osta di sicurezza che si chiamano NOS. Sono stati raccolti oltre 300.000 fascicoli su cittadini italiani mentre la legge stabilisce che non debba esserci disuguaglianza tra cittadini. Invece, alcuni di noi sono stati schedati ed altri no. Questi NOS li possono raccogliere solo i Carabinieri. Quando è stata fatta la legge che istituisce i Carabinieri come forza armata, ripete, nell’articolo nove, che questi soli possano raccogliere informazioni riservate sui cittadini, e la polizia protestò non poco per il pericolo di vedersi schedata anch’essa. Ricordo l’intervento del Senatore Di Pietro affinché non si discriminasse la polizia nella raccolta delle informazioni… In base ad una concessione di nulla osta di sicurezza, anche se non esiste una legge che stabilisca cosa esattamente siano questi nulla -osta, né i criteri con i quali debbano esser fatte le domande ai cittadini per avere o no tali nulla-osta. Quindi siamo nel campo della più totale illegalità.

 I Carabinieri erano parte integrante del SIOS quando  ricevette dal governo, in seguito al cortese rifiuto del CNR, l’incarico di raggruppare le segnalazioni di avvistamenti ufo. E’ per questo motivo che quindi, secondo lei è stato creato questo ufficio: con lo scopo di raccogliere esclusivamente tali segnalazioni, o può aver ricevuto anche altri incarichi? E comunque, lei sta tratteggiando un problema più generale della segretezza e soprattutto di come vengono trattati i fascicoli considerati segreti o secretabili.

Certo. Diciamo che il problema di cui stiamo parlando, gli UFO, che non si riesce a conoscere, di tutte queste proteste che non hanno risposta, deve essere compreso nel contesto più generale, cioè nel campo della segretezza in Italia. Gli Ufo rientrano in quegli elementi dei quali non si vuole diffondere conoscenza e si approfitta di questo illegale sistema di sicurezza italiano che dà la possibilità di nascondere, non dire o dire a metà o di fornire anche notizie fuorvianti alle istanze in quanto basato su questi criteri di sicurezza.  

Recentemente, in base alla nota legge sulla trasparenza, in Gran Bretagna, l’Indipendent ha potuto visionare documenti provenienti da un dipartimento chiamato Sf4, una sorta di ufficio x-file inglese, che raccoglie moltissimi casi sconcertanti. Il più incredibile consiste nella testimonianza di un pilota e due ufficiali stazionati presso la base della Raf di Boulmer che, nel luglio 1977, videro due oggetti luminosi sospesi sul mare; I due oggetti si separarono subito dopo l’avvistamento, e uno andò verso occidente, mentre l’altro si esibiva in una manovra assumendo le sembianze di un corpo umano con proiezione di gambe e braccia. Moltissimi altri avvistamenti provocarono reazioni importanti nel governo, ma solo ai giorni nostri possiamo venire a conoscenza di tali eventi in forma ufficiale. Non sarebbe il caso di promuovere una legge del genere anche in Italia?

 La legge 241/90, sulla trasparenza amministrativa, viene completamente superata dai regolamenti attuativi, soprattuto quelli emanati dall’Esercito e i Servizi Segreti; per cui tutto diviene da trasparente, affatto intrasparente. Addirittura, come le posso mostrare, su alcune notizie sono stati imposti 50 anni di segretezza. Dunque, chi tratta il problema dell’Ufologia, non si deve meravigliare se questa materia rientra in questa generale intrasparenza amministrativa, come il già citato esempio dell’ucsi… Che in uno Stato esista un organo che la commissione di controllo del parlamento ha dichiarato fuori la legge e contro la legge è degno di una democrazia compiuta?  E che la massima autorità in materia, l’Autorità Nazionale di Sicurezza, che è una persona singola ma che si avvale dell’ucsi come suo organo gestionale, abbia questi poteri immensi… Ed allora anche il discorso degli Ufo rientra nelle varie questioni inquadrate nel concetto della legislazione italiana che consente la massima intrasparenza… E mi meraviglio della meraviglia di chi non può ricevere risposte perché deve risalire a monte, capire il sistema che regola le informazioni… E se arriva a questa comprensione, capisce perché alle questioni poste da questo tipo di avvistamenti non ci sia mai una risposta. E’poi chiaro che di tali avvistamenti è difficile darsi una spiegazione sicura. Io ritengo che la maggior parte di questi casi dipenda dal campo delle onde elettro-magnetiche, che sfugge alla nostra conoscenza in larga misura, e a tutte le sue implicazioni e applicazioni. 

In Italia il governo repubblicano si occupò per la prima volta nel 1950 del fenomeno UFO con l’interrogazione del senatore socialdemocratico Piemonte per sapere cosa fossero le sfere infuocate che si vedevano in cielo. Il sottosegretario alla Difesa Vaccaro rispose che l’Aeronautica militare non aveva segnalato nulla… Anche se tre anni più tardi, alcuni articoli pubblicati sulla Rivista Aeronautica manifestavano un certo interesse in questi fenomeni e Giovanni Gronchi, presidente del Consiglio Supremo della Difesa, si impegnò non poco per la creazione di una commissione d’inchiesta che doveva tra l’altro vagliare il materiale di un diplomatico, il console Perego. Arriviamo al 1965 quando a detta del colonnello Spaulding, dell’Aviazione americana, la questione finì in mano al SIOS dell’Aeronautica coadiuvato dai Carabinieri. Nel 1977 il Ministero della Difesa rilascia al Centro Ufologico Nazionale un dossier contenente avvistamenti militari da non divulgare ma da utilizzare a scopo di studio. Altri dossier seguirono il primo finché il clamore suscitato da fughe di notizie convinse il Ministero a bloccare tutto e si chiuse nel più stretto riserbo. Nel frattempo, oltre 600 segnalazioni in tutta la penisola, alcune provenienti da fonti militari, e dopo flebili smentite della Difesa e dei soliti intellettuali dello scetticismo militante, arriva il 29 gennaio 1979 l’interrogazione del deputato socialista Falco Accame… Ci ricorda cosa accadeva in quegli anni e cosa chiese al Presidente del Consiglio? 

Io ritengo che la maggior parte di questi avvistamenti dipenda da studi che si compiono su fenomeni elettro-magnetici per quanto riguarda ciò che avviene sulla superficie terrestre ma anche per quanto concerne studi su fenomeni elettro-acustici di grandissimo interesse per l’avvistamento di sommergibili in ambito subacqueo. Molte cose non ci sono ancora note e quindi noi dobbiamo evitare di pensare, e qui si tratta di una questione epistemologica di fondo, che solo ciò che non sfugge ai nostri sensi esiste. Molti animali hanno capacità che l’uomo non ha, eppure si tratta di sensi reali. Ci sono capacità di cui noi constatiamo l’esistenza ma che non ci sappiamo spiegare. Non ci dobbiamo illudere che quel che non cade sotto il dominio dei nostri sensi non esiste. Questo è un grossissimo errore. Freud è stato un precursore in quanto capì che oltre il mondo del conscio esisteva il mondo dell’inconscio che ha numerosi riflessi sui nostri comportamenti. Io mi sto occupando di bilogica, un campo studiato dallo psicanalista Matte Blanco, che tratta dell’interazione tra logica del razionale e logica dell’emozionale e che forse rientra in pieno nella questione dell’Ufologia che per qualcuno parte dalla premessa che ciò che non appare razionale non ci sia.Che la realtà sia solo compresa nel campo del razionale; ma la realtà è un intreccio di razionale, irrazionale ed emotivo, ed occorre tener conto anche di questo. E  a proposito di chi critica quanti si pongono delle domande sugli Ufo, io rispondo che sbaglia chi ritiene che si debba ragionare sugli Ufo solo in base alla logica del razionale!

Il 10 luglio 1984 quando un interrogazione a firma Abete, Fiori, Scaiola e Scovacricchi riceve la risposta dal Ministro della Difesa Spadolini che già esisteva una commissione di studi Ufo, ovvero il 2°reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, incaricato di ricevere tutte le segnalazioni sul problema e che tali informazioni avrebbero dovuto essere divulgate a meno che esse non avessero coinvolto la sicurezza nazionale. Nel 1991 il 2° reparto dello Stato Maggiore ha redatto un fascicolo intitolato OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI – RILEVAZIONI STATISTICHE che raggruppa segnalazioni provenienti sia da privati che da militari dal 1979 al 1990 abbastanza interessante e riportante casi anche di rischio di collisioni tra aerei e questi oggetti non identificati… Lo ha mai visionato?  E in genere pensa che questo tipo di documentazione rilasciata al pubblico sia esaustiva o no? Quanta censura c’è su documenti del genere?

Non ritengo che la nostra Aeronautica abbia una grande esperienza. Le nostre forze armate non hanno grande dimensione soprattutto nella ricerca; ritengo si tratti più che altro di una raccolta di tipo popolare di estratti di giornale e non gli darei molto peso. Forse negli Stati Uniti potrebbero avere maggiori elementi. Nel nostro caso non penso che l’Aeronautica abbia possibilità avanzate per fare chiarezza soprattutto in questo settore delle onde elettro-magnetiche o in  altri fenomeni collaterali… E’ semplicemente materiale da dare in pasto al pubblico.  

Le risulta che vi siano apparati dello Stato che comunque continuano a collezionare queste notizie per poi trasmetterne copia alla CIA?

   Questo è possibile. Che i  fenomeni registrati siano posti all’attenzione della CIA, quindi degli Stati Uniti più in generale, dove  la ricerca è più avanzata e questi fenomeni possono destare un maggiore interesse. Da noi, l’interesse scientifico è molto modesto, e dunque anche la segnalazione di tali fenomeni non può avere molto seguito.

Arriviamo ai giorni nostri. Evento raccontato a I Fatti vostri, RAI, a maggio del 2002, quando un ex sergente dell’Aeronautica racconta che una notte del luglio 1973, all’epoca di stanza alla base missilistica di Folgaria, avrebbe visto un disco enorme, di circa 40 metri di diametro, di colore opaco fermo, immobile in aria. In seguito, il poveretto è stato fatto oggetto di pressioni affinché non raccontasse la cosa, quella notte sarebbe stato addirittura in compagnia di due avieri e due carabinieri e la mattina dopo racconta d’esser stato prelevato insieme ai compagni di quell’avventura da alcune persone che sembravano americani, portati in un ospedale psichiatrico, interrogati e minacciati. Un suo commento…

  Ripeto: non escludo che ci siano fenomeni che sfuggano alla nostra capacità di comprendere e credo che sia un errore di fondo di natura filosofica ritenere che quanto sfugga alla nostra immediata comprensione non esista. Stabilito questo, è chiaro che il testimone di fenomeni non spiegabili con le conoscenze dell’uomo comune sia sospettato della divulgazione di fenomeni che possono avere implicazioni non solo sul piano dell’utilizzo militare ma anche nel campo scientifico-industriale, elementi che possono produrre nuove conquiste scientifiche e che se vengono in parte svelate perdono la dovuta potenzialità; è facile che ci siano pressioni su chi si fa portavoce di questi eventi.

Un paese moderno, oggi, avrebbe forse bisogno di un’informazione il più trasparenze possibile, anche e non solo per le questioni che abbiamo qui rievocato. A suo avviso, il nostro può definirsi un sistema informativo libero e democratico?

No, io direi che la nostra è una Repubblica fondata sul segreto… Dicevo in una conferenza, tempo fa, scherzosamente, che Reagan ha inventato lo Scudo spaziale, ma noi ne abbiamo inventato uno più forte ancora che impedisce la libera circolazione delle informazioni. Io credo che il nostro Ministero della Difesa sia soprattutto un ministero dell’autodifesa e che lo scudo spaziale italiano sia una cortina che impedisce ai cittadini la conoscenza di fatti di ogni tipo che invece in un paese democratico dovrebbero essere a loro disposizione. Come diceva Bobbio, la democrazia è trasparenza. Ed in questo senso, la democrazia nel nostro Paese è molto modesta.

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